Il Coordinamento nazionale di Sinistra Critica riunito il 21/22 aprile, condivide e ribadisce quanto scritto nella Nota dell'Esecutivo Nazionale dello scorso 13 aprile (http://www.sinistracritica.org/content/allarghiamo-lopposizione-al-gover...), con alcune specificazioni dopo la discussione:
* un approfondimento del corso della crisi ci porta ad affermare che le politiche di austerità in Italia sono evidentemente fallite nel loro obiettivo dichiarato. Le stesse organizzazioni internazionali e le società di revisione finanziaria ammettono che in Italia ci sarà nei prossimi due anni un'ulteriore caduta del PIL e una conseguente impossibilità di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013;
* la natura di classe del governo Monti-Fornero-Passera è diventata sempre più chiara, assumendo toni decisamente arroganti e di fastidio per qualsiasi espressione di dissenso e protesta - persino di pratica della democrazia. E' la conferma di come il «governo tecnico» non sia una parentesi temporanea, ma un elemento costituente che modifica nel profondo la costituzione materiale del nostro paese e le dinamiche politiche e istituzionali;
* aumenta la distanza tra cittadine/i e partiti, portando alla crescita di un rifiuto di una politica incapace e soprattutto non intenzionata a rispondere ai bisogni sociali, alla crisi ecologica e alla crisi economica. Una distanza e una rabbia sociale che può prendere diverse direzioni nei prossimi mesi.
* in questo contesto si è aperta una discussione a sinistra che si pone la questione di riempire un vuoto di alternativa politica che si è aperto con la crisi dei partiti e delle forme tradizionali di organizzazione politica.
La proposta di «nuovo soggetto politico» proposta da diversi intellettuali su “il manifesto” e che riunirà una prima assemblea il 28 aprile a Firenze, prova a rispondere a tale crisi con un'accentuazione del primato della difesa dei beni comuni e della partecipazione cittadina - per costruire un soggetto politico che abbia anche una finalità elettorale. Una proposta con forti limiti sul piano analitico (scarsa attenzione al conflitto sociale e alle dinamiche di classe e sul rapporto tra movimenti sociali e rappresentanza politica) e ambiguità sul terreno centrale delle alleanze politiche - per cui non si capisce come voglia collocarsi riguardo all'esperienza e all'attualità del centrosinistra. Allo stesso tempo la discussione pubblica ha anche sottolineato alcuni elementi di programma che riteniamo importanti (non pagamento del debito, nazionalizzazione delle banche, per fare un esempio).
Consapevoli di questi limiti, vogliamo comunque seguire il dibattito di questo soggetto, partecipando agli incontri che sono programmati per intervenire sulle nostre proposte e sulla necessità di costruire un'alternativa al centrosinistra;
* il Coordinamento ribadisce la partecipazione di SC al Comitato No Debito in direzione dell'allargamento e di un suo possibile ruolo per rafforzare l'opposizione sociale e politica al governo Monti, ruolo che non ha bisogno di «strutturazioni» e chiusure, quanto di riapertura di iniziativa sociale - in particolare nelle mobilitazioni contro la cancellazione dell'articolo 18, nella costruzione di Francoforte e verso un vero sciopero generale;
* in questo fase riteniamo centrali tutte le iniziative e mobilitazioni contro la controriforma del lavoro e la cancellazione dell'articolo 18 (mobilitazioni che già in queste ultime settimane hanno mostrato la determinazione di migliaia di lavoratrici e lavoratori a non accettare la resa della Cgil, chiedendo a gran voce uno sciopero generale) - e la nostra iniziativa per sostenere e favorire ogni espressione di questa opposizione: per questo proponiamo un appello politico a tutte le forze di opposizione perché la mobilitazione contro i provvedimenti del governo continui e passi attraverso la convocazione di un vero sciopero generale (insistendo affinché i sindacati di base si aggiungano e partecipino al possibile sciopero della Fiom) e le mobilitazioni del «maggio globale», in primo luogo «Blockupy Frankfurt». Sosteniamo in questo la battaglia che compagne/i di Sinistra Critica - insieme ad altre/i delegate/i - conducono nella Cgil, nella Fiom e negli stessi sindacati di base (che ovviamente hanno differenti responsabilità) contro qualsiasi tendenza concertativa e di «svendita» delle potenzialità di mobilitazione di lavoratrici e lavoratori e per sostenere un percorso di sciopero generale e di rilancio delle mobilitazioni stesse;
* il Coordinamento impegna i circoli di Sinistra Critica ad uno sforzo di mobilitazione su questo calendario -mettendo al centro la sua proposta di rifiuto di pagamento del debito e quindi il rilancio della campagna «Rivolta il debito»:
- un Primo maggio di lotta, che a Milano vedrà una rinnovata manifestazione della Mayday e che proponiamo veda momenti di contestazione dei luoghi dove ci sarà l'obbligo al lavoro e iniziative che richiamino il valore della giornata di lotta di lavoratrici e lavoratori - in sintonia con l'importante appello lanciato da OWS;
- costruire - in particolare dentro il quadro della campagna Rivolta il debito e dove possibile insieme ad altri soggetti - iniziative contro il debito, le banche e le politiche di austerità nei giorni tra l'11 e il15 maggio, in sintonia con l'appello de «l@s indignad@s» dello stato spagnolo, provando a fare del 12 maggio in particolare una data di convergenza unitaria che possa mobilitare anche coloro che a Francoforte non riusciranno a venire.
- appuntamento centrale della prossima fase sarà per noi la mobilitazione di «Blockupy Frankfurt». Francoforte è per noi un appuntamento molto importante, che potrebbe rilanciare un processo di collegamento tra i movimenti europei direttamente sul piano della mobilitazione.
L’appuntamento di Francoforte rappresenta per noi una duplice occasione: offre uno spazio importante per rilanciare la mobilitazione del 31 marzo, perché possa sviluppare un movimento davvero plurale rafforzarlo e allargarlo, rendendo più forte e più diffuso il blocco sociale e la mobilitazione contro la crisi e allo stesso tempo un appuntamento di mobilitazione diretta europea come terreno appropriato di sperimentazione di una sinistra anticapitalista europea che ha un senso ed un’utilità se riesce a intercettare i processi di radicalizzazione giovanile in corso e dare risposte programmatiche di classe alla crisi in corso.
Per questo organizzeremo la partecipazione ai blocchi del 18 maggio e al corteo del 19, con l'obiettivo di una presenza visibile insieme ad altri soggetti con cui facciamo un percorso comune.
Coordinamento Nazionale Sinistra Critica
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