domenica 22 febbraio 2009

ELEZIONI BOLOGNA

Bologna, la sinistra Prc si allea con il Pd.
E il segretario Loreti se ne va

Possibile la confluenza in Bologna Città Libera di Valerio Monteventi sostenuta anche da Sinistra Critica

La nostra insistenza sulla questione del governo e del rapporto con il Pd ad alcuni sembra ideologica. Ma la politica segue direttrici rigide ed è su questo punto che a sinistra fioccano i chiarimenti. Come quello avvenuto a Bologna tra (l'ex) segretario del Prc, Tiziano Loreti e il suo partito a proposito della possibile alleanza per le prossime elezioni comunali in cui il Pd schiera Flavio Del Bono. Loreti ha detto no alla proposta di accordo, è stato battuto in comitato federale e, non solo si è dimesso, ma se n'è andato da Rifondazione. Una rottura in piena regola commentata così: «Il mandante del ribaltone nel Prc bolognese - ha spiegato l'ex segretario ai giornalisti - è Paolo Ferrero e il "killer", è il responsabile Enti Locali, Gianluigi Pegolo». Cioè due pezzi costitutivi della nuova maggioranza nata a Chianciano. Che, a quanto pare, subisce la prima vera crisi interna. Mantovani sul suo blog (www.ramonmantovani.wordpress.com) scrive una lettera aperta proprio alla sua maggioranza per lamentare la conduzione della politica di accordi schierandosi nettamente e «incondizionatamente» con Loreti il quale, probabilmente, potrebbe confluire nella lista della sinistra alternativa e dei movimenti "Bologna città libera" il cui candidato sindaco è Valerio Monteventi e che Sinistra Critica sostiene attivamente. Il paradosso di questa vicenda è che Loreti rompe con un partito che nominalmente, è condotto dalla sinistra ferreriana (come Ugo Boghetta che ha guidato le scelte del comitato federale) e dei "comunisti" veri, guidati dalla componente dell'Ernesto o dal consigliere regionale Leonardo Masella. Componente molto agguerrita nei confronti dei vendoliani accusati di voler sciogliere il partito ma, evidentemente, molto più morbida nei confronti del Pd bolognese o nei confronti delle prospettive di governo della città. E, come si vede, il governo rimane un elemento dirimente per impostare un chiarimento politico a sinistra.
Insieme a Loreti si sono dimessi dal Prc anche la ex responsabile Scuola Marzia Mascagni che tuona contro "il sospirato accordo salvapoltrone" con i democratici, il consigliere provinciale Lorenzo Grandi, "autosospeso" dal partito" e il capogruppo alla Provincia Spina, «nella federazione bolognese, in città come nella nostra Provincia, - denuncia Spina - abbiamo assistito al protervo tentativo di delegittimare ogni voce, ogni scelta, ogni atto che andasse nella direzione di legare l'azione politica, nella società e nelle istituzioni, al rapporto con i soggetti sociali, con la cittadinanza».

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