L'onda ha bisogno dello sciopero generale
E' stata un'altra giornata grandiosa, di ribellione civile e di indisponibilità ad accettare la scure su un bene comune primario come la scuola. Certo, oggi è stata la giornata della Cgil che ha dimostrato capacità di recupero e che mostra di voler rappresentare, per ora, questa forte mobilitazione. Da oggi però bisogna pensare al futuro e certamente la carta dello sciopero generale è quella più efficace. Domani la Fiom lancerà il suo sciopero il 5 dicembre, altre categorie sono sul piede di guerra e la scuola-università mostra una disponibilità mai vista. La proposta del referendum rischia di smorzare la mobilitazione e di metterla in una posizione di "stand-by". Appare quindi come una proposta del Pd che serve a quel partito per darsi un'iniziativa politica. Noi crediamo che invece occorra far crescere il movimento: realizzando Comitati unitari in difesa della scuola pubblica, costruendo l'asse tra studenti medi e universitari magari pensando a una sorta di Stati generali che contestino le controriforme in atto e che delineino un progetto di scuola e università alternativi. La strada maestra è l'autorganizzazione e il protagonismo diretto di studenti, insegnanti, genitori.
Sinistra Critica è stata in questa lotta con tutte le sue forze sin dall'inizio. Ha difeso senza esitazioni gli studenti universitari e continuerà a farlo specialmente ora che la lotta si fa ancora più difficile.
E' stata un'altra giornata grandiosa, di ribellione civile e di indisponibilità ad accettare la scure su un bene comune primario come la scuola. Certo, oggi è stata la giornata della Cgil che ha dimostrato capacità di recupero e che mostra di voler rappresentare, per ora, questa forte mobilitazione. Da oggi però bisogna pensare al futuro e certamente la carta dello sciopero generale è quella più efficace. Domani la Fiom lancerà il suo sciopero il 5 dicembre, altre categorie sono sul piede di guerra e la scuola-università mostra una disponibilità mai vista. La proposta del referendum rischia di smorzare la mobilitazione e di metterla in una posizione di "stand-by". Appare quindi come una proposta del Pd che serve a quel partito per darsi un'iniziativa politica. Noi crediamo che invece occorra far crescere il movimento: realizzando Comitati unitari in difesa della scuola pubblica, costruendo l'asse tra studenti medi e universitari magari pensando a una sorta di Stati generali che contestino le controriforme in atto e che delineino un progetto di scuola e università alternativi. La strada maestra è l'autorganizzazione e il protagonismo diretto di studenti, insegnanti, genitori.
Sinistra Critica è stata in questa lotta con tutte le sue forze sin dall'inizio. Ha difeso senza esitazioni gli studenti universitari e continuerà a farlo specialmente ora che la lotta si fa ancora più difficile.
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